Sbiancamento

Lo Sbiancamento Dentale

Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi.

A questo primo tipo di sbiancamento "cosmetico", si affiancano altri tipi di sbiancamenti utili per risolvere discromie dentali, dovute a patologie sistemiche (pcome la fluorosi, disordini ematici) oppure agli esiti di terapie con alcuni tipi di antibiotici (ad esempio le tetracicline).

Come avviene lo sbiancamento dei denti?

I prodotti che vengono utilizzati contengono principalmente perossido di idrogeno e perossido di carbamide, impiegati in varie concentrazioni a seconda della tecnica che si intende utilizzare e delle esigenze del paziente. Lo sbiancamento funziona grazie alla liberazione di ossigeno da parte del perossido di idrogeno a carbamide nel momento in cui viene a contatto coi denti. Queste molecole di ossigeno vanno a disgregare le molecole dei pigmenti responsabili della discromia. Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, non agisce su corone protesiche, otturazioni o qualsiasi altro materiale presente nel cavo orale.

Tipologie di Trattamento

Lo sbiancamento dentale può essere:

domiciliare, mediante mascherine che il paziente dovrà applicare seguendo le indicazioni date dall'igienista (la concentrazione di perossido d'idrogeno è circa al 6 %)
professionale, viene eseguito in studio dall' igienista proprio per la percentuale di perossido di idrogeno alta circa 40% (se non usato da personale competente si possono rischiare ustioni dei tessuti molli).

Dopo un trattamento sbiancante sia professionale che domiciliare potrebbero insorgere ipersensibilità dentinale che può essere risolta mediante l'applicazione topica di fluoro e dentifrici specifici che solitamente si risolve entro qualche giorno.

Lo sbiancamento dentale professionale o domiciliare non è un trattamento definitivo e, se si vuole mantenere, si dovranno ripetere dei richiami da concordare con lo studio.